LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL FIUME TRONTO.

La 3iprogetti s.r.l. su incarico della Regione Lazio – DIREZIONE REGIONALE LAVORI PUBBLICI, RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO, ha redatto il progetto esecutivo di “MISURE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONE E PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO LAVORI” – INTERVENTO DENOMINATO “FIUME TRONTO – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL FIUME TRONTO”.

Il progetto si rendeva necessario per determinare una soluzione tecnica atta a mitigare le insufficienze idrauliche del tratto del Fiume Tronto, che ha inizio in prossimità della città di Amatrice fino alla città di Accumoli, consistenti in diradamenti mirati e tagli selettivi, rimozione di piante parzialmente radicate, rimozione di legna secca, rimozione di materiale vegetale morto in alveo e protezione spondale in pietrame con massi ciclopici.

Preliminarmente sono state effettuate attività di indagini aeree di rilievo aerofotogrammetrico eseguite sull’area interessata che si estende per circa 10 chilometri mediante l’esecuzione di una serie di voli aerofotogrammetrici con veicolo APR (drone a pilotaggio remoto) e una campagna di rilevamento topografico plano altimetrico atta a definire la geometria delle sezioni trasversali del fiume Tronto nel tratto interessato dai lavori.

L’intervento sull’alveo del corso d’acqua ha previsto opere di pulizia delle aree e opere di riprofilatura, approfondimento e realizzazione di protezione spondali per i punti d’innesto del fiume Tronto con gli affluenti in dx e sx idraulica. In particolare:

– diradamenti mirati e tagli selettivi di esemplari con tronchi di grosso diametro, in particolare di specie vegetali invasive e non protette e di esemplari giunti a maturazione, insecchiti o morti;

– rimozione di piante d’alto fusto pericolanti parzialmente radicate, che possono essere scalzate e asportate durante le piene;

– potatura mirata di branche e rami secchi della vegetazione arborea che lo richiede e che cade in prossimità del corso d’acqua;

– asportazione del materiale vegetale tagliato al di fuori dell’area demaniale e delle pertinenze idrauliche;

– risemina, mediante la vegetazione arborea rimossa, delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura vegetale.

Il progetto ha rispettato le prescrizioni dell’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

I lavori sono in via di esecuzione.